Martino - Santo
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*S. Martino ; S. Maurizio / A. B. scul. in plas. ; G. G. dis. ; G. T. inc. - [Modena : per G. Vincenzi e compagno, 1823] (Pubblicato in Modena : coi tipi di Geminiano Vincenzi e compagno, questo di 31 luglio 1834). - 1 stampa : acqf. ; 199 x 259 mm. ((Tit. tratti dalle iscrizioni incise in calce alla parte figurata. - La d. di pubbl. è tratta dal frontespizio del volume "Le opere di Guido Mazzoni e di Antonio Begarelli celebri plastici modenesi e le pitture eseguite nelle sale del palazzo dell'illustrissima comunita di Modena da Niccolo Abati, Bartolomeo Schedoni ed Ercole Abati disegnate ed incise rispettivamente dai signori professori Giuseppe Guizzardi, e Giulio Tomba ...", di cui la prova è illustrazione; le indicazioni di stampa sono tratte dal colophon a p. 5, posto in calce al "Supplemento alle opere di Guido Mazzoni, Antonio Begarelli ecc...". A p. XLII del volume, indicazione relativa alle date di esecuzione della prima parte dell'opera: "La presente edizione ebbe il suo principio col marzo 1823 ed il suo compimento col marzo 1827". - Nel "Catalogo ragionato delle incisioni contenute nella presente collezione", pubblicato a pp. XXXVII-XLII, la prova figura come la prima delle due incisioni che compongono la tavola XXI. La stampa traduce due delle statue realizzate da Begarelli per il monastero di San Benedetto Po (Mn).
[La *Vergine e il Bambino con i Santi di Lucca] / PTesta delineauit. - [Roma : s.n., 1677-1730]. - 1 stampa : acqf. ; 330 x 216 mm. ((Per il tit. desunto dai disegni (Teylers Museum di Haarlem e Hessisches Landesmuseum di Darmstadt) di cui la prova è traduzione facsimilare in controparte, cfr. Cropper, 1988, pp. 135-140, n. 68. Per l'altro tit. "Adorazione della Madonna", l'A. attr. (Francesco Collignon) e l'arco cronologico di pubbl. (comprese le varie ipotesi circa la ricostruzione delle successive edizioni), cfr. Speciale, 1977, pp. 10-11 e pp. 21-22, n. 10 recto. Dalla detta incerta ricostruzione si può solo stabilire una data post quem di pubblicazione (1677), che può estendersi fino al 1730, anno entro il quale è possibile circoscrivere l'edizione di Vincenzo Billy. Lo stato descritto, unico noto, privo di sottoscrizioni editoriali, impedisce di determinare con certezza l'edizione, comunque non posteriore al XVIII sec., prima della vendita dei rami alla Calcografia Nazionale da parte di Luigi Fabri e alla conseguente tiratura da parte dello stesso.