In 150 anni l'Italia unita ha fatto molti progressi. Il numero dei suoi abitanti è quasi triplicato. Non è più Paese di emigrazione, anzi ha ora oltre 4 milioni di immigrati. La speranza di vita dei suoi abitanti è più che raddoppiata e la mortalità infantile è oggi cento volte minore di quella del 1861. L'analfabetismo è sceso dal 78 a meno del 2 per cento.
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Tutto ciò è avvenuto nonostante la presenza di un agente storico, come lo Stato italiano, tanto debole. Quanto diversa avrebbe potuto essere la storia italiana se il nostro Paese avesse avuto fin dal principio una costituzione "efficiente", esecutivi duraturi, un severo minimo di governo, leggi che dettano regole e non deroghe, vertici amministrativi scelti in base al merito e autenticamente imparziali, istituzioni capaci di creare fiducia nello Stato come ente rappresentativo della collettività, e di costituire il capitale sociale assente?
Sabino Cassese insegna alla School of Government della Luiss ed è stato ministro e giudice costituzionale. Scrive sul «Corriere della Sera», sul «Foglio» e sul «Domenicale» de «Il Sole 24 Ore». Tra i suoi libri per il Mulino: Tra i suoi libri con il Mulino: «Il mondo nuovo del diritto» (2008), «Lo Stato fascista» (2010), «L’Italia: una società senza Stato?» (2011), «Chi governa il mondo?» (2013), «Diritto amministrativo. Una conversazione» (con L. Torchia, 2014), «Governare gli italiani. Storia dello Stato» (2014) e «Dentro la Corte. Diario di un giudice costituzionale» (2015).«Territori e potere. Un nuovo ruolo per gli Stati?» (2016), «La svolta. Dialoghi sulla politica che cambia» (2019). Per Solferino ha pubblicato «Una volta il futuro era migliore» (2021). Gli è stato assegnato il Premio del Presidente del Viareggio Rèpaci (2019).
*Aula Magna : Università, via Castiglione, 36, Bologna / Anonimo . - 5 novembre 2011. - 27 fotografie digitali, color (JPG), (10 MB; 765 x 1024 pixels) su Server. ((File digitali conservati su Server della Casa editrice “Il Mulino”, scattati da IPhone. - La visualizzazione in Catalogo delle fotografie presenta l’aggiunta di un foglio di appunti dattiloscritto con i nomi degli effigiati, risultato di una ricerca coeva alla catalogazione.