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Dotata di una vena poetica innata, Delfina Martini amava trattare in versi dialettali le glorie di Renato, suo nipote prediletto: in particolare aveva cantato i preparativi dell’indimenticabile inaugurazione della “Vittoria angolare”, monumento ai caduti traversetolesi del primo conflitto mondiale, avvenuta con grande solennità il 27 maggio 1923, in un brioso componimento dialettale, stampato per l’occasione dalla Tipografia Bodoniana di Parma: “Record di gioren precedent al 27 d’magg 1923 quand j an inaugurà chi a Traversedel al monument ch’à fat al noster gran Renato a memoria di noster carissim mort in guera”. Sorella di Anna Martini, madre dell’artista, fu da lui prediletta: durante le sue lunghe assenze dal paese natale ne era l’informatrice assidua degli avvenimenti locali, nonché la custode della casa dei Brozzi, dopo che la madre e le due sorelle superstiti, Maria e Graziella, si erano trasferite a Roma nel 1921, prima in Viale Belle Arti, poi in Piazza Paganica ed infine a Villa Strohl-Fern, nello studio occupato dall’artista.
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*Ritratto di Delfina Martini / Renato Brozzi. - Esecuzione [1947 post]. - 1 scultura : terracotta patinata ; 26,5 cm. ((Il ritratto in terracotta patinata raffigura la zia materna dell’artista, Delfina Martini (1859-1947), in età anziana. Probabilmente realizzato dopo la morte della donna, avvenuta ad 89 anni il 26 dicembre 1947, riprende i tratti di colei che era stata madrina del piccolo Renato al fonte battesimale nell’agosto 1885, nonché testimone dell’atto di nascita della sorellina Maria nel febbraio 1888.