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Un “bell’aquilotto veramente palpitante”, da identificarsi presumibilmente con quello in esame, fu esposto nella versione in bronzo dorato alla Seconda Mostra Provinciale d’Arte organizzata nel dicembre 1955 dal Comitato Parmense per l’Arte, come si desume da una lettera elogiativa indirizzata a Brozzi dall’amico Romano Di Massa (Parma, 1889-Nervi (Genova), 1985), pittore e ceramista, nonché direttore artistico della manifattura albisolese "S.P.I.C.A." (Società Per l'Industria Ceramica Artistica) dal luglio del 1929 all'aprile del 1932, periodo durante il quale anche Brozzi si lasciò convincere ad una breve collaborazione (Cfr. Lettera di Romano di Massa a Renato Brozzi, da Milano, 12 dicembre 1955, Archivio Museo Brozzi).
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*Giovane aquila ad ali aperte colta nell'atto di planare su un frammento roccioso in marmo antico / Renato Brozzi. - Esecuzione [1954 ante?]. - 1 scultura : bronzo argentato ; h. 40 cm. ((Base in marmo Rosa Portogallo ; h. 12 cm ; basamento elissoidale in marmo Moka Cream ; h. 1,5 cm. – La scultura potrebbe essere identificata con l’ “Aquila giovinetta” menzionata dall’artista nel verso di una fotografia formato cartolina postale inviata da Roma il 29 aprile 1954 al cugino Ugo Grossi (1895-1973).
Renato Brozzi e la scultura animalista italiana tra Otto e Novecento, a cura di Anna Mavilla e Alfonso Panzetta, Firenze, Edifir, 2020 (Catalogo della Mostra tenuta a Traversetolo nel 2020-2021) Pag: Pag. 38 ripr. 19