Furio Diaz (1916-2011) è stato uno storico e politico italiano. Ha insegnato storia moderna all'Università di Pisa e storia e storiografia dell'età moderna alla Scuola Normale Superiore di Pisa. E’ stato sindaco di Livorno dal 1944 al 1954. Membro della direzione della "Rivista storica italiana" e del comitato scientifico della Fondazione Giangiacomo Feltrinelli.
[...]
Nel 1963 è entrato all'Università di Pisa, nel 1966 è divenuto professore ordinario presso la Facoltà di Scienze Politiche, dove è stato direttore dell'Istituto di Scienze Politiche e dove ha insegnato storia moderna fino al 1975-1976. Nel 1983 ha ricevuto una borsa di studio Fulbright con cui ha insegnato presso la Brown University. Nel 1986 il Mulino pubblica «Dal movimento dei lumi al movimento dei popoli : l'Europa tra illuminismo e rivoluzione». Accanto al "Settecento riformatore" di Venturi e a "Le monarchie assolute. Il Settecento" di Guerci, questo nuovo volume di Furio Diaz viene a completare il quadro di un secolo decisivo per la definizione del nostro universo politico-concettuale. Il "movimento dei lumi", il serrato dibattito teorico-politico, l'elaborazione dei 'philosophes' sono qui colti nel loro intreccio con la vicenda storica, a partire dagli anni Trenta, a conclusione cioè della duplice crisi, culturale (a cavallo tra XVII e XVIII secolo) e dinastica (dalla morte di Luigi XIV alle guerre di secessione spagnola e polacca) che segna una vera e propria cesura nella storia europea. E che pose al centro della discussione, allora come non mai, la questione rinnovata della "migliore forma di governo" e, più in particolare, della partecipazione e della rappresentanza politica. Questione che a ragione è assunta, da Diaz, come filo conduttore dell'intero volume, dall'interessantissimo capitolo "Organi rappresentativi e forze di conservazione" (in cui è tratteggiato un quadro europeo del multiforme scontro che contrappose monarchie assolute e organismi di ceto) fino al saggio conclusivo ("L'orma della rivoluzione in Francia") in cui il tentativo termidoriano di dare soluzione alla volontà di partecipazione emersa radicalmente nel corso della Rivoluzione è colto in tutto il suo fascino ma anche nella sua debolezza. Ed in cui si tratteggiano le condizioni e le cause di quella torsione cesaristica che ne segnerà il definitivo fallimento.
*Cena : Villa Manaresi, Via Giulio Alberoni 2, Castenaso, Bologna / Anonimo . - 19 settembre 1987. - 38 provini fotografici, color : gelatina a sviluppo ; 150 x 90 mm ((Provini fotografici conservati in album portafoto in plastica grigia marmorizzata con scritta sul dorso e sul fronte : “Lettura 1987, Diaz”. - Sul verso dei provini manoscritti i nomi degli effigiati (apposizione coeva alla catalogazione).